mercoledì 1 dicembre 2010

Sita sings the blues

Sita sings the blues è un progetto grandioso, ideato da Nina Paley.
Questo splendido cartone nasce dalla volontà dell'ideatrice, di proporre qualcosa che fosse liberamente scaricabile e diffondibile, e realizzato grazie alla collaborazione di numerosi artisti.
La libera condivisione come base di conoscenza, e il supporto degli appassionati e delle loro donazioni come base per la realizzazione del film.
Sembra strano e lo suona ancora di più....ma in realtà è qualcosa che ha funzionato tantissimo.
Sita è un cartone bellissimo e chi lo ha visto non può che dire altrimenti, il suo successo è stato ottimo, e grazie al supporto degli appassionati tutto è andato come doveva andare!
La stessa autrice sulla Home del suo sito incita a diffondere Sita sings the blues il più possibile e in qualsiasi modo si voglia. E quindi eccomi qui!
Il cartone stilisticamente è meraviglioso, presenta tre filoni narrativi, ognuno rappresentati da una tecnica artistica diversa.
La storia ci mostra la vita di una coppia, che si svilupperà seguendo la storia di Sita, e nel film saremo sempre accompagnati da tre divinità che a loro ci raccontano la storia di Sita. La caratteristica di queste "voci narranti" è che sono più umane che mai, a volte litigano perchè non ricordano bene i nomi, o il luogo di un determinato evento, facendoci scappare qualche sorriso durante i loro racconti.







Stilisticamente è tutto meraviglioso, la storia della coppia viene rappresentata con un tratto molto stilizzato e con l'utilizzo di tecniche miste, mentre la storia di Sita è una vera e propria esplosione di colori, con uno stile freschissimo, che ricorda un pò l'animazione Flash, ma la cosa più bella è che i personaggi, anche se digitali, vengono animati come se fossero delle silhouette, tecnica utilizzata nel cinema di animazione, che consiste nella ripresa di sagome nere, spesso in prospettiva "egizia" per mostrare più lati con un solo punto di vista. La caratteristica delle silhouette è di non essere composte da un unico pezzo, ma spesso le articolazioni sono mobili, per permette agli animatori di svolgere il loro lavoro. In passato questa tecnica è stata largamente usata da molti autori, e recentemente ripresa dal famoso Michél Ocelot, creatore di alcuni dei lungometraggi più belli che abbia mai visto, come "principi e principesse", "Azur e Asmar", e il famoso "Kirikù".




Un terzo stile è utilizzato per rappresentare le voci narranti e i loro racconti.
Altro aspetto splendido sono le musiche che ci trascinano in un altra epoca completamente diversa, con delle sonorità Blues fantastiche.



Per chiunque voglia vedere questo splendido lungometraggio, può scaricarlo liberamente dal sito dell'autrice, in cui è anche disponibile un area Store, dove vengono proposte le maglie e i gadjets e dvd di Sita.
buona visione

2 commenti: