Per natale ho deciso di realizzare un disegno, è un frame di Dragon Trainer.
Per me è molto bello e importante in quanto rappresenta l'essenza del film :)
Eccolo:
A presto...
e ancora auguri!!!!!!
XD
mercoledì 29 dicembre 2010
lunedì 20 dicembre 2010
Tron
Data l'imminente uscita di Tron legacy, vi racconto un pò del primo Tron.
Prima vi introduco nel periodo in cui ci ritroviamo, ovvero:
Prime applicazioni della Computer Grafica nel cinema.
Verso la fine degli anni ’70 l’industria cinematografica subirà un forte declino, cominceranno a farsi strada il mercato dell’home video e della tv via cavo. I nuovi film e in generale l’attenzione del pubblico si sposteranno verso il mondo della fantascienza. Lo sviluppo tecnologico, oltre ad essere prima fonte di ispirazione, è anche il mezzo che permette la realizzazione di effetti speciali mai visti fino a quel momento, si assisterà alla creazione di nuovi mondi, popolati da esseri stranissimi.
Del 1979 è il famosissimo “Alien” di Ridley Scott, in cui si è ricorsi all’utilizzo del 3D per rappresentare l’atterraggio della navicella sul pianeta.
Negli anni successivi il pubblico verrà rapito dai mondi e della storia di Star Wars prodotto da George Lucas.
Lucas sarà uno dei più grandi promotori della grafica 3D, istituendo nel 1975 un gruppo di ricerca interno per la produzione degli effetti speciali denominato IL+M, Industrial Light and Magic. Questo gruppo si occuperà dello sviluppo di nuove tecnologie che permetteranno il Camera Tracking, controllo computerizzato del movimento della cinepresa, e inoltre spingeranno ai limiti delle possibilità di quel periodo la tecnica del compositing. La saga di Star Wars offrirà al pubblico un connubio perfetto tra scene realizzare in live action e modelli e fondali realizzati con l’utilizzo della grafica computerizzata. Questi film ridefiniranno completamente gli standard del periodo. La grafica computerizzata sebbene dimostri molto del suo potenziale contribuendo alla creazione degli effetti speciali per i film, sembra ancora troppo debole per reggere da sola il peso di un intero film. Sembra quasi che sia diventata serva del cinema, un semplice mezzo per la sua realizzazione. Il primo film che tenterà un utilizzo massiccio della computer grafica è “Tron” del 1982, diretto da Steven Lisberger e prodotto dalla Disney. Il film riuscirà a mettersi in evidenza su molti versanti ma nonostante ciò Tron rappresenta per la Dysney un grosso insuccesso commerciale.
Storia
Tron, diretto da Lisberger, narra la storia di un giovane hacker chiamato Flynn, (interpretato da Jeff Bridges), che possiede una piccola sala giochi. Flynn era un programmatore della Encom dalla quale è stato allontanato in seguito ad un truffa operata da Dilinger, che ha rubato tutto il suo lavoro e lo ha sfruttato per una promozione. Le prove di tale truffa sono ben nascoste nel megacervellone della ditta, il Master Control Program, che fa anche da cane da guardia alla banca dati grazie ad un avanzatissimo sistema anti-intrusione che rende vani i numerosi tentativi che Flynn fa per cercare di recuperare le proprie creazioni. Viene aiutato da Bradley e Lora, due amici ed ex-colleghi, interpretati da Bruce Baxleiter e Cindy Morgan. Durante l’ennesimo tentativo di intrusione, il Master Control Program aziona un potente raggio laser che scompone il corpo del giovane in ascisse e ordinate, digitalizzandolo pezzo per pezzo, Flynn si ritrova così ricomposto come flusso di energia all’interno dei circuiti del MCP. All’interno del malefico sistema di controllo Flynn scopre che tutti i programmi da lui creati, rappresentati come umani, sono stati resi schiavi dal MCP. Alcuni di essi devo subire delle prove di combattimento estenuanti, ma un gruppo di programmi sta cominciando a ribellarsi a questa situazione di dittatura. Flynn fa amicizia con Ram e Tron e dopo moltissimi sfide, tra le quali una bellissima sequenza in 3D di una gara in moto, i tre riescono a sconfiggere il Master Control e riportare l’ordine. Flynn riuscirà a tornare alla sua vita reale e a riconquistare il suo posto di lavoro.
Innovazioni
Tron anticipa moltissime di quelle tematiche che in seguito saranno riprese da libri, e videogiochi, il rapporto tra la realtà e la sua controparte virtuale. Al progetto prese parte anche il celebre disegnatore di fumetti Jean ‘Moebius’ Giraud, e il designer Syd Mead che si occuperà della progettazione dei fantastici veicoli (Lightcycle e Tank).
L’enorme quantità di materiale da realizzare in grafica computerizzata richiede tantissimo tempo e lavoro, tanto da dover coinvolgere nel progetto più società come ad esempio la Digital Effects, la Robert Abel & Associates, il gruppo MAGI (Mathematical Applications Group Incorporeted) e l’ Information International Incorporeted. Le scene interamente realizzate in 3D durano ben 15 minuti, da sommare alle oltre 200 scene girate in Live Action e in seguito rielaborate con tecniche di compositing in fase di post produzione.
Curiosità
I costumi degli attori sono stati decorati con linee bianche e nere che ricreavano i motivi di un circuito elettronico. Le scene venivano girate registrandole in bianco e nero in seguito nella fase del compositing ogni singolo fotogramma è stato ricolorato in modo da dare ai costumi e, soprattutto alle linee che descrivevano i circuiti, un effetto di luce auto illuminante che ha caratterizzato lo stile unico del film.
Prima vi introduco nel periodo in cui ci ritroviamo, ovvero:
Prime applicazioni della Computer Grafica nel cinema.
Verso la fine degli anni ’70 l’industria cinematografica subirà un forte declino, cominceranno a farsi strada il mercato dell’home video e della tv via cavo. I nuovi film e in generale l’attenzione del pubblico si sposteranno verso il mondo della fantascienza. Lo sviluppo tecnologico, oltre ad essere prima fonte di ispirazione, è anche il mezzo che permette la realizzazione di effetti speciali mai visti fino a quel momento, si assisterà alla creazione di nuovi mondi, popolati da esseri stranissimi.
Del 1979 è il famosissimo “Alien” di Ridley Scott, in cui si è ricorsi all’utilizzo del 3D per rappresentare l’atterraggio della navicella sul pianeta.
Negli anni successivi il pubblico verrà rapito dai mondi e della storia di Star Wars prodotto da George Lucas.
Lucas sarà uno dei più grandi promotori della grafica 3D, istituendo nel 1975 un gruppo di ricerca interno per la produzione degli effetti speciali denominato IL+M, Industrial Light and Magic. Questo gruppo si occuperà dello sviluppo di nuove tecnologie che permetteranno il Camera Tracking, controllo computerizzato del movimento della cinepresa, e inoltre spingeranno ai limiti delle possibilità di quel periodo la tecnica del compositing. La saga di Star Wars offrirà al pubblico un connubio perfetto tra scene realizzare in live action e modelli e fondali realizzati con l’utilizzo della grafica computerizzata. Questi film ridefiniranno completamente gli standard del periodo. La grafica computerizzata sebbene dimostri molto del suo potenziale contribuendo alla creazione degli effetti speciali per i film, sembra ancora troppo debole per reggere da sola il peso di un intero film. Sembra quasi che sia diventata serva del cinema, un semplice mezzo per la sua realizzazione. Il primo film che tenterà un utilizzo massiccio della computer grafica è “Tron” del 1982, diretto da Steven Lisberger e prodotto dalla Disney. Il film riuscirà a mettersi in evidenza su molti versanti ma nonostante ciò Tron rappresenta per la Dysney un grosso insuccesso commerciale.
Storia
Tron, diretto da Lisberger, narra la storia di un giovane hacker chiamato Flynn, (interpretato da Jeff Bridges), che possiede una piccola sala giochi. Flynn era un programmatore della Encom dalla quale è stato allontanato in seguito ad un truffa operata da Dilinger, che ha rubato tutto il suo lavoro e lo ha sfruttato per una promozione. Le prove di tale truffa sono ben nascoste nel megacervellone della ditta, il Master Control Program, che fa anche da cane da guardia alla banca dati grazie ad un avanzatissimo sistema anti-intrusione che rende vani i numerosi tentativi che Flynn fa per cercare di recuperare le proprie creazioni. Viene aiutato da Bradley e Lora, due amici ed ex-colleghi, interpretati da Bruce Baxleiter e Cindy Morgan. Durante l’ennesimo tentativo di intrusione, il Master Control Program aziona un potente raggio laser che scompone il corpo del giovane in ascisse e ordinate, digitalizzandolo pezzo per pezzo, Flynn si ritrova così ricomposto come flusso di energia all’interno dei circuiti del MCP. All’interno del malefico sistema di controllo Flynn scopre che tutti i programmi da lui creati, rappresentati come umani, sono stati resi schiavi dal MCP. Alcuni di essi devo subire delle prove di combattimento estenuanti, ma un gruppo di programmi sta cominciando a ribellarsi a questa situazione di dittatura. Flynn fa amicizia con Ram e Tron e dopo moltissimi sfide, tra le quali una bellissima sequenza in 3D di una gara in moto, i tre riescono a sconfiggere il Master Control e riportare l’ordine. Flynn riuscirà a tornare alla sua vita reale e a riconquistare il suo posto di lavoro.
Innovazioni
Tron anticipa moltissime di quelle tematiche che in seguito saranno riprese da libri, e videogiochi, il rapporto tra la realtà e la sua controparte virtuale. Al progetto prese parte anche il celebre disegnatore di fumetti Jean ‘Moebius’ Giraud, e il designer Syd Mead che si occuperà della progettazione dei fantastici veicoli (Lightcycle e Tank).
L’enorme quantità di materiale da realizzare in grafica computerizzata richiede tantissimo tempo e lavoro, tanto da dover coinvolgere nel progetto più società come ad esempio la Digital Effects, la Robert Abel & Associates, il gruppo MAGI (Mathematical Applications Group Incorporeted) e l’ Information International Incorporeted. Le scene interamente realizzate in 3D durano ben 15 minuti, da sommare alle oltre 200 scene girate in Live Action e in seguito rielaborate con tecniche di compositing in fase di post produzione.
Curiosità
I costumi degli attori sono stati decorati con linee bianche e nere che ricreavano i motivi di un circuito elettronico. Le scene venivano girate registrandole in bianco e nero in seguito nella fase del compositing ogni singolo fotogramma è stato ricolorato in modo da dare ai costumi e, soprattutto alle linee che descrivevano i circuiti, un effetto di luce auto illuminante che ha caratterizzato lo stile unico del film.
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martedì 14 dicembre 2010
Esorcizzare i malumori natalizi
Fra un pochetto è Natale...bè non so perchè ma puntualmente ogni anno queste feste mi portano malumore...e non poco....
per farvi capire, vi ho disegnato un'istantanea del mio IO, non appena si rende conto dell'arrivo del Natale...Solitamente me ne rendo conto quando sono in giro a fare una passeggiata e mi ritrovo in mezzo a tantissima gente piena di pacchi e pacchetti, ma così tanta gente che non riesco nemmeno a camminare....qui il mio IO diventa così:
questo mio stato perdura fino alla fine di tutte le feste...e mi rendo conto che per chi mi sta intorno non deve essere il massimo....Divento proprio un mostriciattolo, di quelli che si chiudono pieni di spine, e che ringhiano....
allora dato che oggi ho sentito i primi tremolii da trasformazione...ho preso la matita in mano e provato ad esorcizzare questo stato...
bè non so se servirà...ma vi terrò aggiornati...
questo è il mio IO esorcizzante:
bè... a presto! XD
per farvi capire, vi ho disegnato un'istantanea del mio IO, non appena si rende conto dell'arrivo del Natale...Solitamente me ne rendo conto quando sono in giro a fare una passeggiata e mi ritrovo in mezzo a tantissima gente piena di pacchi e pacchetti, ma così tanta gente che non riesco nemmeno a camminare....qui il mio IO diventa così:
questo mio stato perdura fino alla fine di tutte le feste...e mi rendo conto che per chi mi sta intorno non deve essere il massimo....Divento proprio un mostriciattolo, di quelli che si chiudono pieni di spine, e che ringhiano....
allora dato che oggi ho sentito i primi tremolii da trasformazione...ho preso la matita in mano e provato ad esorcizzare questo stato...
bè non so se servirà...ma vi terrò aggiornati...
questo è il mio IO esorcizzante:
bè... a presto! XD
mercoledì 1 dicembre 2010
Sita sings the blues
Sita sings the blues è un progetto grandioso, ideato da Nina Paley.
Questo splendido cartone nasce dalla volontà dell'ideatrice, di proporre qualcosa che fosse liberamente scaricabile e diffondibile, e realizzato grazie alla collaborazione di numerosi artisti.
La libera condivisione come base di conoscenza, e il supporto degli appassionati e delle loro donazioni come base per la realizzazione del film.
Sembra strano e lo suona ancora di più....ma in realtà è qualcosa che ha funzionato tantissimo.
Sita è un cartone bellissimo e chi lo ha visto non può che dire altrimenti, il suo successo è stato ottimo, e grazie al supporto degli appassionati tutto è andato come doveva andare!
La stessa autrice sulla Home del suo sito incita a diffondere Sita sings the blues il più possibile e in qualsiasi modo si voglia. E quindi eccomi qui!
Il cartone stilisticamente è meraviglioso, presenta tre filoni narrativi, ognuno rappresentati da una tecnica artistica diversa.
La storia ci mostra la vita di una coppia, che si svilupperà seguendo la storia di Sita, e nel film saremo sempre accompagnati da tre divinità che a loro ci raccontano la storia di Sita. La caratteristica di queste "voci narranti" è che sono più umane che mai, a volte litigano perchè non ricordano bene i nomi, o il luogo di un determinato evento, facendoci scappare qualche sorriso durante i loro racconti.
Stilisticamente è tutto meraviglioso, la storia della coppia viene rappresentata con un tratto molto stilizzato e con l'utilizzo di tecniche miste, mentre la storia di Sita è una vera e propria esplosione di colori, con uno stile freschissimo, che ricorda un pò l'animazione Flash, ma la cosa più bella è che i personaggi, anche se digitali, vengono animati come se fossero delle silhouette, tecnica utilizzata nel cinema di animazione, che consiste nella ripresa di sagome nere, spesso in prospettiva "egizia" per mostrare più lati con un solo punto di vista. La caratteristica delle silhouette è di non essere composte da un unico pezzo, ma spesso le articolazioni sono mobili, per permette agli animatori di svolgere il loro lavoro. In passato questa tecnica è stata largamente usata da molti autori, e recentemente ripresa dal famoso Michél Ocelot, creatore di alcuni dei lungometraggi più belli che abbia mai visto, come "principi e principesse", "Azur e Asmar", e il famoso "Kirikù".
Un terzo stile è utilizzato per rappresentare le voci narranti e i loro racconti.
Altro aspetto splendido sono le musiche che ci trascinano in un altra epoca completamente diversa, con delle sonorità Blues fantastiche.
Per chiunque voglia vedere questo splendido lungometraggio, può scaricarlo liberamente dal sito dell'autrice, in cui è anche disponibile un area Store, dove vengono proposte le maglie e i gadjets e dvd di Sita.
buona visione
Questo splendido cartone nasce dalla volontà dell'ideatrice, di proporre qualcosa che fosse liberamente scaricabile e diffondibile, e realizzato grazie alla collaborazione di numerosi artisti.
La libera condivisione come base di conoscenza, e il supporto degli appassionati e delle loro donazioni come base per la realizzazione del film.
Sembra strano e lo suona ancora di più....ma in realtà è qualcosa che ha funzionato tantissimo.
Sita è un cartone bellissimo e chi lo ha visto non può che dire altrimenti, il suo successo è stato ottimo, e grazie al supporto degli appassionati tutto è andato come doveva andare!
La stessa autrice sulla Home del suo sito incita a diffondere Sita sings the blues il più possibile e in qualsiasi modo si voglia. E quindi eccomi qui!
Il cartone stilisticamente è meraviglioso, presenta tre filoni narrativi, ognuno rappresentati da una tecnica artistica diversa.
La storia ci mostra la vita di una coppia, che si svilupperà seguendo la storia di Sita, e nel film saremo sempre accompagnati da tre divinità che a loro ci raccontano la storia di Sita. La caratteristica di queste "voci narranti" è che sono più umane che mai, a volte litigano perchè non ricordano bene i nomi, o il luogo di un determinato evento, facendoci scappare qualche sorriso durante i loro racconti.
Stilisticamente è tutto meraviglioso, la storia della coppia viene rappresentata con un tratto molto stilizzato e con l'utilizzo di tecniche miste, mentre la storia di Sita è una vera e propria esplosione di colori, con uno stile freschissimo, che ricorda un pò l'animazione Flash, ma la cosa più bella è che i personaggi, anche se digitali, vengono animati come se fossero delle silhouette, tecnica utilizzata nel cinema di animazione, che consiste nella ripresa di sagome nere, spesso in prospettiva "egizia" per mostrare più lati con un solo punto di vista. La caratteristica delle silhouette è di non essere composte da un unico pezzo, ma spesso le articolazioni sono mobili, per permette agli animatori di svolgere il loro lavoro. In passato questa tecnica è stata largamente usata da molti autori, e recentemente ripresa dal famoso Michél Ocelot, creatore di alcuni dei lungometraggi più belli che abbia mai visto, come "principi e principesse", "Azur e Asmar", e il famoso "Kirikù".
Un terzo stile è utilizzato per rappresentare le voci narranti e i loro racconti.
Altro aspetto splendido sono le musiche che ci trascinano in un altra epoca completamente diversa, con delle sonorità Blues fantastiche.
Per chiunque voglia vedere questo splendido lungometraggio, può scaricarlo liberamente dal sito dell'autrice, in cui è anche disponibile un area Store, dove vengono proposte le maglie e i gadjets e dvd di Sita.
buona visione
venerdì 26 novembre 2010
Oswald the Lucky Rabbit
Questo articolo nasce da piccole gaff nate tra amici.
In questi giorni è uscita il tanto atteso videogioco "epic mickey" per la piattaforma Wii. Questo videogioco è stato curato da Warren Spector ed è caratterizzato da ambientazioni non propriamente "disneyane", ma più cupe, in cui vengono riproposti molti personaggi che probabilmente il grande pubblico non ricorda più.
Uno di questi è il coniglio Oswald, spesso definito il fratello maggiore di Topolino..per evitare situazioni rappresentate dalla mia vignetta vi racconto un pò la sua storia :)
Nel 1927 Walt Disney aveva appena finito la produzione delle Alice Commedies, fra l'altro uno dei primi tentativi in assoluto di integrare personaggi animati con attori reali, questa tecnica come ben sappiamo ha raggiunto il suo vero successo in "Chi ha incastrato Roger Rabbit" del 1988 diretto da Robert Zemeckis e prodotto dalla Disney e dalla Amblin Entertainment.
Alice's Mysterious Mystery - An Alice Comedy (1926)
In questo stesso anno Charles Mints convolerà a nozze con Margaret Winkler (distributrice di Felix the Cat), insieme a questa unione nasce anche l'idea di produrre una nuova serie animata, Oswald il coniglio fortunato.
Oswald the Lucky Rabbit ~ Bright Lights (1928)
Walt aveva da poco fondato la Disney Brothers Studio, ed è stato il creatore di questo personaggio, che non tardò a riscuotere un enorme successo. Dopo il primo ciclo di produzione, Walt decise di chiedere un aumento per far fronte ai costi della produzione stessa, ma se finora tutto era andato per il verso giusto, una bruttissima sorpresa era proprio dietro l'angolo.
A questa richiesta non solo venne risposto un secco no, ma seguì la scoperta che buona parte degli animatori della casa Disney avevano preso accordi con Mints.
Walt da questo momento in poi decise di troncare la collaborazione con lo studio Mints e di continuare per la sua strada con la propria casa di animazione, la Disney.
Purtroppo questo "divorzio" portò la perdita di ogni diritto su Oswald da parte di Walt, che rimase di proprietà Mintz fino al 2006. Grazie al recente accordo Oswald è ritornato sotto il marchio Disney e sarà uno dei protagonisti di Epic Mickey.
Video di apertura di Epic Mickey
Epic Mickey Behind the Scenes
Epic Mickey by Warren Spector
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giovedì 25 novembre 2010
rabbids travel in time
Allora....tempo fa mi sono ammalata...ho iniziato a collezionare questi conigli...risultato ho una mensola invasa di Rabbids...con tanti sforzi, fatiche e ricadute varie...ero riuscita a disintossicarmi....ma....l'altro giorno in edicola ho visto una nuova serie...a spasso nel tempo, a quanto pare presa dall'omonimo videogioco per wii
bè questa è stata la mia reazione....
spero di uscirne presto ma ho i miei dubbi....sono bellissimi
questo è il sito ufficiale
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domenica 7 novembre 2010
finalmente nuovi orizzonti nell'animazione
Oggi ho proprio voglia di raccontarvi di come finalmente vengono affrontate nuove tematiche (un pò più adulte) in alcuni cartoni.
Per primo vi propongo "day & night" ultimo corto della Pixar.
Da sempre la Pixar ci regala un corto che precede al cinema i loro nuovi film, Day & Night è stato presentato al cinema con Toy Story 3.
In questo corto sono presenti due personaggi disegnati in due dimensioni che al loro interno contengono due mondi interamente creati in grafica 3D.
Il tema di questo corto è la diversità, di come spesso abbiamo paura di affrontarla, di come a causa di questa paura non ci rendiamo conto di perdere tantissime sfumature, perchè invece di guardare siamo troppo impegnati a chiudere forzatamente i i nostri occhi.
I due personaggi, che rappresentano il giorno e la notte, riescono a scoprirsi, ad accettarsi, questo grazie alla curiosità che subentra subito dopo aver sconfitto la paura.
Io credo che oggi la curiosità venga persa troppo presto, dimenticata, non c'è voglia di scoprire ma solo di dare giudizi basati sui propri pensieri che purtroppo spesso crediamo essere l'unico punto di vista accettabile per noi.
In questo periodo il concetto di "curiosità" e della enorme vastità ed esistenza di tutti i punti di vista, mi stanno aiutando a crescere parecchio, e vi invito ogni tanto a fermarvi a stupirvi di tutto, amo i bambini per questo...non c'è niente di più bello di cogliere un sorriso "puro" in una persona.
Nel corto della Pixar vengono esposti tutti questi temi, inoltre il corto si conclude con un messaggio trasmesso dalla radio del Dr. Wayne Dyer, ispiratore, speaker e autore:
“Fear of the unknown. They are afraid of new ideas. They are loaded with prejudices, not based upon anything in reality, but based on…if something is new, I reject it immediately because it is frightening to me. What they do instead is just stay with the familiar. You know, to me, the most beautiful things in all the Universe, are the most mysterious. “
“Paura di ciò che non si conosce. Loro sono spaventati dalle nuove idee. Loro sono pieni di pregiudizi,non basati su qualcosa di reale, ma basati su ciò che è nuovo. Io lo rifiuto immediatamente perché ne sono spaventato. Ciò che loro invece fanno è semplicemente rimanere con ciò che è familiare. Lo sapete per me le cosa più belle in tutto l’universo sono le più misteriose.”
Altro cartone che propone una tematica simile è Dragon Trainer, uscito questa settimana in dvd e blu ray.
Il cartone prodotto dalla DreamWorks prende spunto dal famoso libro per bambini "How to train your dragon" di Cressida Cowell, ed è stato diretto dal ben noto Chris Sanders (regista di Lilo & Stitch).
Prima di addentrarmi nella tematica, vorrei porre un pò di attenzione sulla realizzazione tecnica.
La Dreamworks con questo film, secondo me, ha finalmente fatto un balzo in avanti, sia per l'aspetto puramente tecnico della modellazione poligonale e della resa, che per la scelta di inquadrature, grazie alle quali ci immergiamo in un'isola meravigliosa, popolata da vichinghi e draghi.
I vichinghi in questione, passano le loro giornate alla ricerca di cibo e a difendersi dai draghi, che costituiscono la minaccia principale per la loro vita.
La vicenda si svolge intorno al piccolo Hiccup, perfettamente l'opposto delle stereotipo vichinghiano, che preferisce alla forza bruta l'ingegno e la curiosità, e proprio per questo mal visto dall'intera popolazione vichinga e dal vichingo per eccellenza, il capo tribù, nonchè suo padre.
Il rapporto padre figlio viene messo subito in evidenza, la difficoltà del comunicare l'uno con l'altro, il sentirsi agli antipodi seppur essendo legati da questo rapporto, le aspettative di comprensione che ci poniamo sempre quando tentiamo il confronto con un genitore o con un figlio sono esposte in tutte le loro sfumature.
Hiccup con la sua antivichingosità scoprirà il mondo dei draghi, da un altro punto di vista, scoprendo che tutto ciò che finora sapevano su di loro era sbagliato perchè fondato su principi mai messi in discussione da nessuno.
Questa scoperta è resa possibile dal rapporto che si instaura tra Hiccup e Sdendato, una furia buia, ovvero il drago più temibile di tutti, proprio perchè mai visto e mai affrontato.
All'inizio il rapporto tra i due è difficile, sono due mondi che finora si erano dati battaglia, ma che finalmente riescono a scoprirsi.
Questa scoperta in primo luogo non verrà accettata dal popolo vichingo, perchè ricordiamoci che la paura e le convinzioni sono i veri mostri, quelle più difficili da sconfiggere.
In seguito grazie ai valori come l'amicizia e la fiducia tutto prenderà il giusto corso, la comprensione e il punto di unione tra un padre e un figlio e la scoperta di come ciò di cui abbiamo da sempre paura in realtà non è poi tanto diverso da noi.
Questi temi agli appassionati di animazione, ricorderanno sicuramente i lavori di Hayao Miyazaki.
Nei suo lavori viene spesso trattato il tema dello scontro di due forze, l'uomo e la terra, che invece di "parlarsi" si dichiarano battaglia, e di come grazie alla purezza dei bambini si riesce a raggiungere un ponte di comunicazione.
Bè come sempre vi auguro una buona visione :)
Per primo vi propongo "day & night" ultimo corto della Pixar.
Da sempre la Pixar ci regala un corto che precede al cinema i loro nuovi film, Day & Night è stato presentato al cinema con Toy Story 3.
In questo corto sono presenti due personaggi disegnati in due dimensioni che al loro interno contengono due mondi interamente creati in grafica 3D.
Il tema di questo corto è la diversità, di come spesso abbiamo paura di affrontarla, di come a causa di questa paura non ci rendiamo conto di perdere tantissime sfumature, perchè invece di guardare siamo troppo impegnati a chiudere forzatamente i i nostri occhi.
I due personaggi, che rappresentano il giorno e la notte, riescono a scoprirsi, ad accettarsi, questo grazie alla curiosità che subentra subito dopo aver sconfitto la paura.
Io credo che oggi la curiosità venga persa troppo presto, dimenticata, non c'è voglia di scoprire ma solo di dare giudizi basati sui propri pensieri che purtroppo spesso crediamo essere l'unico punto di vista accettabile per noi.
In questo periodo il concetto di "curiosità" e della enorme vastità ed esistenza di tutti i punti di vista, mi stanno aiutando a crescere parecchio, e vi invito ogni tanto a fermarvi a stupirvi di tutto, amo i bambini per questo...non c'è niente di più bello di cogliere un sorriso "puro" in una persona.
Nel corto della Pixar vengono esposti tutti questi temi, inoltre il corto si conclude con un messaggio trasmesso dalla radio del Dr. Wayne Dyer, ispiratore, speaker e autore:
“Fear of the unknown. They are afraid of new ideas. They are loaded with prejudices, not based upon anything in reality, but based on…if something is new, I reject it immediately because it is frightening to me. What they do instead is just stay with the familiar. You know, to me, the most beautiful things in all the Universe, are the most mysterious. “
“Paura di ciò che non si conosce. Loro sono spaventati dalle nuove idee. Loro sono pieni di pregiudizi,non basati su qualcosa di reale, ma basati su ciò che è nuovo. Io lo rifiuto immediatamente perché ne sono spaventato. Ciò che loro invece fanno è semplicemente rimanere con ciò che è familiare. Lo sapete per me le cosa più belle in tutto l’universo sono le più misteriose.”
Altro cartone che propone una tematica simile è Dragon Trainer, uscito questa settimana in dvd e blu ray.
Il cartone prodotto dalla DreamWorks prende spunto dal famoso libro per bambini "How to train your dragon" di Cressida Cowell, ed è stato diretto dal ben noto Chris Sanders (regista di Lilo & Stitch).
Prima di addentrarmi nella tematica, vorrei porre un pò di attenzione sulla realizzazione tecnica.
La Dreamworks con questo film, secondo me, ha finalmente fatto un balzo in avanti, sia per l'aspetto puramente tecnico della modellazione poligonale e della resa, che per la scelta di inquadrature, grazie alle quali ci immergiamo in un'isola meravigliosa, popolata da vichinghi e draghi.
I vichinghi in questione, passano le loro giornate alla ricerca di cibo e a difendersi dai draghi, che costituiscono la minaccia principale per la loro vita.
La vicenda si svolge intorno al piccolo Hiccup, perfettamente l'opposto delle stereotipo vichinghiano, che preferisce alla forza bruta l'ingegno e la curiosità, e proprio per questo mal visto dall'intera popolazione vichinga e dal vichingo per eccellenza, il capo tribù, nonchè suo padre.
Il rapporto padre figlio viene messo subito in evidenza, la difficoltà del comunicare l'uno con l'altro, il sentirsi agli antipodi seppur essendo legati da questo rapporto, le aspettative di comprensione che ci poniamo sempre quando tentiamo il confronto con un genitore o con un figlio sono esposte in tutte le loro sfumature.
Hiccup con la sua antivichingosità scoprirà il mondo dei draghi, da un altro punto di vista, scoprendo che tutto ciò che finora sapevano su di loro era sbagliato perchè fondato su principi mai messi in discussione da nessuno.
Questa scoperta è resa possibile dal rapporto che si instaura tra Hiccup e Sdendato, una furia buia, ovvero il drago più temibile di tutti, proprio perchè mai visto e mai affrontato.
All'inizio il rapporto tra i due è difficile, sono due mondi che finora si erano dati battaglia, ma che finalmente riescono a scoprirsi.
Questa scoperta in primo luogo non verrà accettata dal popolo vichingo, perchè ricordiamoci che la paura e le convinzioni sono i veri mostri, quelle più difficili da sconfiggere.
In seguito grazie ai valori come l'amicizia e la fiducia tutto prenderà il giusto corso, la comprensione e il punto di unione tra un padre e un figlio e la scoperta di come ciò di cui abbiamo da sempre paura in realtà non è poi tanto diverso da noi.
Questi temi agli appassionati di animazione, ricorderanno sicuramente i lavori di Hayao Miyazaki.
Nei suo lavori viene spesso trattato il tema dello scontro di due forze, l'uomo e la terra, che invece di "parlarsi" si dichiarano battaglia, e di come grazie alla purezza dei bambini si riesce a raggiungere un ponte di comunicazione.
Bè come sempre vi auguro una buona visione :)
mercoledì 3 novembre 2010
L'illusionista di Sylvain Chomet......è talmente bravo che non riesco a vederlo
sapete qualche giorno fa è uscito l'illusionista
...bè è l'ultimo lavoro di Sylvain Chomet, regista di Appuntamento a Belleville.
Ecco...appuntamento a Belleville è un capolavoro...e vorrei esprimere un parere sull' illusionista...ma il problema è che in tutta la Sicilia non c'è un solo cinema a trasmetterlo..
Si lo so, è un' altra critica delle mie verso il mondo, lo so...ma è più forte di me.
L'altra sera sono andata a vedere "Maschi contro femmine" (molto divertente), ma il punto non è questo, ma i trailer che hanno anteposto al film...
Le due ennesime versioni natalizie targate Boldi e De Sica...ennesimi film dove entrambi si sono divisi le due bonazze di turno che mostrando le loro formosità, mettendole al servizio delle prese in giro che ne seguiranno, riusciranno a riempire i cinema per tutto il periodo natalazio...
E cavolo, saranno anche in cima, perchè sono i film più visti...
Ora vi ricordate che l'anno scorso l'Italia è stato l'unico paese in cui Avatar è uscito in ritardo? Vi siete mai chiesti perchè?
La risposta è perchè avrebbe leso agli incassi dei film natalizi made in italy dei due signori citati sopra...
E sapete io ne ho le palle piene...
L'anno scorso è uscito, udite udite, Totoro.
Totoro è un film di animazione di hayao miyazaki, che è arrivato nei nostri cinema con soli 20 di ritardo, e se non bastasse, nella mia città era presente in un solo cinema, che dopo i primi giorni ha ben deciso di metterlo solo di pomeriggio, perchè i cartoni sono cazzate solo per bambini giusto?
Tornando all'illustionista...stesso ragionamento perchè metterlo anche in un solo cinema visto che è appena uscito il magico "winx club 3d"?
Ora anche qui, la vogliamo finire di pensare che i cartoni sono solo per bambini e anche noi Italiani provare a produrre qualcosa di, giusto un attimo, più profondo?
La vogliamo finire di considerare il fumetto, l'illustrazione, l'animazione solo come delle cosette per bambini?
Tanti fumettisti italiani pubblicano dei lavori solo in Francia perchè qui non c'è la "cultura"...
Mi sembra tutto assurdo...
...bè è l'ultimo lavoro di Sylvain Chomet, regista di Appuntamento a Belleville.
Ecco...appuntamento a Belleville è un capolavoro...e vorrei esprimere un parere sull' illusionista...ma il problema è che in tutta la Sicilia non c'è un solo cinema a trasmetterlo..
Si lo so, è un' altra critica delle mie verso il mondo, lo so...ma è più forte di me.
L'altra sera sono andata a vedere "Maschi contro femmine" (molto divertente), ma il punto non è questo, ma i trailer che hanno anteposto al film...
Le due ennesime versioni natalizie targate Boldi e De Sica...ennesimi film dove entrambi si sono divisi le due bonazze di turno che mostrando le loro formosità, mettendole al servizio delle prese in giro che ne seguiranno, riusciranno a riempire i cinema per tutto il periodo natalazio...
E cavolo, saranno anche in cima, perchè sono i film più visti...
Ora vi ricordate che l'anno scorso l'Italia è stato l'unico paese in cui Avatar è uscito in ritardo? Vi siete mai chiesti perchè?
La risposta è perchè avrebbe leso agli incassi dei film natalizi made in italy dei due signori citati sopra...
E sapete io ne ho le palle piene...
L'anno scorso è uscito, udite udite, Totoro.
Totoro è un film di animazione di hayao miyazaki, che è arrivato nei nostri cinema con soli 20 di ritardo, e se non bastasse, nella mia città era presente in un solo cinema, che dopo i primi giorni ha ben deciso di metterlo solo di pomeriggio, perchè i cartoni sono cazzate solo per bambini giusto?
Tornando all'illustionista...stesso ragionamento perchè metterlo anche in un solo cinema visto che è appena uscito il magico "winx club 3d"?
Ora anche qui, la vogliamo finire di pensare che i cartoni sono solo per bambini e anche noi Italiani provare a produrre qualcosa di, giusto un attimo, più profondo?
La vogliamo finire di considerare il fumetto, l'illustrazione, l'animazione solo come delle cosette per bambini?
Tanti fumettisti italiani pubblicano dei lavori solo in Francia perchè qui non c'è la "cultura"...
Mi sembra tutto assurdo...
giovedì 28 ottobre 2010
Taking notes
spesso scriviamo....non prendiamo propriamente appunti...ma quasi....
Taking notes...
scriviamo spesso quello che accade...per poi un giorno avere la possibilità di richiamarlo alla memoria...
e scriviamo allo stesso modo quando scattiamo una foto...ascoltiamo una determinata canzone...sentiamo un odore....quando facciamo un disegno...o ne vediamo uno...inevitabilmente ci riporta a qualcosa...ed è una delle cose che più amo della vita...
A volte siamo noi a instaurare questo meccanismo...essendo noi stessi autori della "nota" che un giorno ci riporterà indietro nel tempo...o indietro nelle sensazioni...
io ho perso l'abitudine di scrivere nel senso letterale...ma non di disegnare...di ricordare...di scattare istantanee...
bè Taking notes è semplicemente questo...
buona "scrittura" a tutti :)
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venerdì 22 ottobre 2010
nuove tshirt
Nuove tshit!
potete trovare queste maglie e altre sul mio sito Don't touch my
what type of gaming console are you?this is my choise! what's your?
don't touch my imaginarium
the music is inside, go pazoll
potete trovare queste maglie e altre sul mio sito Don't touch my
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giovedì 21 ottobre 2010
Voices from italy
Da qualche mese è attivo il sito di voices from italy, il progetto è veramente interessante, per ogni regione c'è un rappresentante che con l'ausilio dell'arte fotografica e soprattutto del suo modo di vedere e leggere le cose,racconterà la sua regione.
I temi proposti finora sono:
People
Habitat
Work
Landscape.
Per ogni tema sono stati assegnati tot giorni per osservare, e scattare ciò che si reputa più inerente all'argomento.
Quello che viene fuori è veramente interessante, e vi consiglio di dare uno sguardo alla nostra rappresentante siciliana; Antonia Giusino, giovane fotografa catanese che durante il primo anno di studi universitari, scopre la passione per la fotografia e si iscrive a un corso quinquennale di: “Storia e tecnica della fotografia in bianco e nero”, da allora non ha mai più abbandonato la fotografia, rendendola il suo mestiere.
Ha lavorato in diverse città italiane per case editrici, testate giornalistiche e come freelance.
Dal 2006, vive di nuovo in Sicilia, a Palermo, ha aperto una camera oscura in uno spazio che condivide con una restauratrice di materiale foto sensibile, si occupa di stampa fotografica tradizionale e di ristampe con tecniche storiche.
Da circa un anno è in giro nella Valle del Belice, dove conduce un laboratorio fotografico con le comunità locali.
Dalle foto presentate a "voices from italy" emerge il suo spirito di osservazione per la Sicilia e di tutto quello che in essa accade, mostrando quello che,purtroppo, spesso facciamo finta di non vedere, ovvero quello che accade nel sociale di tutti i giorni.
Vi allego il link al suo profilo e ai suoi lavori:
People
Habitat
Work
Landscape
Inoltre vi segnalo la versione americana del progetto e quella inglese
Buona visione.
I temi proposti finora sono:
People
Habitat
Work
Landscape.
Per ogni tema sono stati assegnati tot giorni per osservare, e scattare ciò che si reputa più inerente all'argomento.
Quello che viene fuori è veramente interessante, e vi consiglio di dare uno sguardo alla nostra rappresentante siciliana; Antonia Giusino, giovane fotografa catanese che durante il primo anno di studi universitari, scopre la passione per la fotografia e si iscrive a un corso quinquennale di: “Storia e tecnica della fotografia in bianco e nero”, da allora non ha mai più abbandonato la fotografia, rendendola il suo mestiere.
Ha lavorato in diverse città italiane per case editrici, testate giornalistiche e come freelance.
Dal 2006, vive di nuovo in Sicilia, a Palermo, ha aperto una camera oscura in uno spazio che condivide con una restauratrice di materiale foto sensibile, si occupa di stampa fotografica tradizionale e di ristampe con tecniche storiche.
Da circa un anno è in giro nella Valle del Belice, dove conduce un laboratorio fotografico con le comunità locali.
Dalle foto presentate a "voices from italy" emerge il suo spirito di osservazione per la Sicilia e di tutto quello che in essa accade, mostrando quello che,purtroppo, spesso facciamo finta di non vedere, ovvero quello che accade nel sociale di tutti i giorni.
Vi allego il link al suo profilo e ai suoi lavori:
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Work
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Inoltre vi segnalo la versione americana del progetto e quella inglese
Buona visione.
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domenica 17 ottobre 2010
my epic fail
ebbene si....confesso.... in questa settimana mi è capitato di fumare in 3 giornate diverse...compreso oggi....ero ad un anno e mezzo di non fumare...ma eccomi qui di nuovo con la sigaretta in bocca...
mi dispiace un sacco, ma i nervi hanno vinto su tutto...appena passa questo bel periodo riproverò a riuscirne...:(
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giovedì 14 ottobre 2010
sometimes i feel so sad
martedì 12 ottobre 2010
Vi presento "Imaginarium"
Dal mese prossimo scriverò una rubrica sul free press palermitano "cassaroute"
Ogni mese parlerò di animazione, illustrazione, cartoni, fumetti...insomma di tutto quello che permette di esprimerci e dar libero sfogo alla nostra mente. Mentre pensavo ai temi da proporvi ogni mese, è nata l'idea di un piccolo loghetto che potesse rappresentarli...gli elementi che subito mi sono venuti alla mente sono un pennino e tanti colori e tanta fantasia...e la sensazione di qualcosa di ancora non ben definito, i cui pezzi ancora si stanno componendo...da queste sensazioni è nato questo disegno.
A presto... ci si vede anche su Cassaroute :)
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lunedì 4 ottobre 2010
disegnando loghetti XD
oggi tanti schizzi, tanti studi...uno dei quali ha portato ad un nuovo loghetto per l'associazione A.S.D. I ciclopi, una scuola palermitana di pattinaggio artistico e da corsa. Vi allego il procedimento dagli schizzi, al vettoriale. XD
Schizzo
Finale
Per info sulla scuola potete guarda il loro blog e il loro sito internet in entrambi c'è il mio zampino grafico :)
Di qualche giorno fa è invece questo omino molto "yo" :)
Schizzo
Finale
domenica 3 ottobre 2010
Almeno a volte quello che non passa per il cinema arriva in dvd...(a volte...in ritardo...ma ogni tanto arriva)
Continua il viaggio nelle immagini, che stavolta da statiche diventano animate...
Oggi passeggiando per un centro palermitano pieno di gente in attesa di vedere il santo padre e intenta a guardare balletti su dei maxi schermi, sventolando bandierine papali...mentre altre tentavano di esprimere i loro pareri e pensieri, e per questo subito "RIPRESE" (vi allego il ilnk di quanto successo nella libreria Altroquando...è sconvolgente come la libertà di espressione non sia permessa in alcun modo http://www.youtube.com/watch?v=ibWY686m0Wc&feature=player_embedded), io mi rifugiavo dentro una libreria...curiosando nei libri di illustrazione e nel reparto di animazione... e con grande stupore ho visto e agguantato dallo scaffale una copia di "9" prodotta dal ben noto Tim Burton. La cosa che più stupisce di questo film è che il regista, Shane Acker, aveva realizzato un suo corto per la sua tesi di laurea. Ora...., io ho lavorato nel campo del 3D....e imbarcarsi nella creazione di un corto...seppur di 10 minuti, da soli è pura follia...bè a Shane non è importato parecchio, e infatti dopo quattro anni ha presentato per la sua tesi di laurea questo:
Bè "woooooooow" non è stata solo la mia reazione, ed infatti Tim Burton e Timur Beckmambetov hanno ben pensato di utilizzarlo come materia prima per la produzione di un lungometraggio.
Non starò qui a raccontarvi la trama, direi che questo materiale incuriosisce già abbastanza!
eccovi il trailer
e qualche immagine
Bene!, altra graditissima sorpresa è stato il dvd di "Nat e il segreto di Eleonora", titolo secondo me importante perchè rappresenta l'unione dell'animazione francese e italiana.
Nat è prodotto dalla Lanterna Magica, famosissima casa Italiana che ci ha regalato perle come "la freccia azzurra" e "la gabianella e il gatto", e diretto graficamente dalla altrettanto famosa Rebecca Dautremer, scrittrice e illustratrice francese.
Anche di questo vi allego il trailer:
e qualche immagine:
Bè...buona visione...
ah altra buona notizia sono entrambi a prezzo "ridotto"!!
9 intorno ai 15 euro e Nat sui 13 euro.
Quindi buoni acquisti e buona visione!
Oggi passeggiando per un centro palermitano pieno di gente in attesa di vedere il santo padre e intenta a guardare balletti su dei maxi schermi, sventolando bandierine papali...mentre altre tentavano di esprimere i loro pareri e pensieri, e per questo subito "RIPRESE" (vi allego il ilnk di quanto successo nella libreria Altroquando...è sconvolgente come la libertà di espressione non sia permessa in alcun modo http://www.youtube.com/watch?v=ibWY686m0Wc&feature=player_embedded), io mi rifugiavo dentro una libreria...curiosando nei libri di illustrazione e nel reparto di animazione... e con grande stupore ho visto e agguantato dallo scaffale una copia di "9" prodotta dal ben noto Tim Burton. La cosa che più stupisce di questo film è che il regista, Shane Acker, aveva realizzato un suo corto per la sua tesi di laurea. Ora...., io ho lavorato nel campo del 3D....e imbarcarsi nella creazione di un corto...seppur di 10 minuti, da soli è pura follia...bè a Shane non è importato parecchio, e infatti dopo quattro anni ha presentato per la sua tesi di laurea questo:
Bè "woooooooow" non è stata solo la mia reazione, ed infatti Tim Burton e Timur Beckmambetov hanno ben pensato di utilizzarlo come materia prima per la produzione di un lungometraggio.
Non starò qui a raccontarvi la trama, direi che questo materiale incuriosisce già abbastanza!
eccovi il trailer
e qualche immagine
Bene!, altra graditissima sorpresa è stato il dvd di "Nat e il segreto di Eleonora", titolo secondo me importante perchè rappresenta l'unione dell'animazione francese e italiana.
Nat è prodotto dalla Lanterna Magica, famosissima casa Italiana che ci ha regalato perle come "la freccia azzurra" e "la gabianella e il gatto", e diretto graficamente dalla altrettanto famosa Rebecca Dautremer, scrittrice e illustratrice francese.
Anche di questo vi allego il trailer:
e qualche immagine:
Bè...buona visione...
ah altra buona notizia sono entrambi a prezzo "ridotto"!!
9 intorno ai 15 euro e Nat sui 13 euro.
Quindi buoni acquisti e buona visione!
giovedì 30 settembre 2010
Immersa nel mondo dei racconti e delle immagini
Sapete spesso mi capita di comprare dei libri o di riceverne in regalo e di sistemarli nella mia libreria...quasi mai riesco a leggerli subito...vuoi per una questione di tempo...o altre letture in corso...ma ad un certo punto uno di loro si sveglia...e riconosco subito da chi proviene il richiamo e mi immergo nella sua lettura...che ogni volta è più che mai quella giusta per il momento!
L'ultimo libro ad avermi, credo, quasi "urlato" di leggerlo è stato "Tales from outer suburbia". dello scrittore e illustratore australiano Shaun Tan, probabilmente a voi noto per "the arrival".
In Tales from outer suburbia sono raccolte delle storie illustrate...nella quali mi piace immergermi...raccontarmele prima di dormire...io posseggo una versione inglese (regalatami da una grande amica speciale...che non finirò mai di ringraziare per i mondi che ogni volta mi mostra), ma oggi in libreria ho visto la versione italiana, quindi state tranquilli!.
Per me questo è un periodo molto strano...per chi mi conosce sa che la mia passione è sempre stata l'animazione e la grafica 3D in generale...bè da qualche mese a questa parte il mio interesse si è spostato...o credo di aver semplicemente allargato il mio punto di vista al mondo delle illustrazioni...di come esprimersi attraverso le immagini, delle favole....del fumetto...dei cartoni...si lo so, fumetti e cartoni li conosco da sempre...bè vi assicuro che ogni mondo al suo interno ne cela altri... non so se definire questi miei studi, scoperte e letture come un gradino più alto di quello che conoscevo prima...ma sicuramente diverso...e credo di poterlo definire più ricco.
In questo nuovo scorcio di mondo che sto osservando le tematiche più strane si intrecciano a stili grafici completamente diversi...dove scopro realtà (direi tristi) in cui i fumetti di autori italiani vengono pubblicati solo in francia...dove per fortuna esistono immagini come quelle della Dautremer che ti spingono a sorridere e accarezzare il foglio su cui sono state stampate...e tante altre cose che vi racconterò presto :)
Bè tornando a Tales from outer suburbia, vi lascio con una sua immagine e un mio riassunto di ciò che racconta una delle sue storie, se di vostro gradimento correte a comprare il volume.
il water buffalo, illustrato da Shaun Tan, si trova in un campo e quando vi si passa vicino lui non dice niente, a meno che non si chieda un consiglio, al quale risponde puntando il suo zoccolo verso una direzione indicando un cammino,non dice mai una parola,lui odia parlare...non dice cosa indica o quanto lontano si debba andare....spesso noi vogliamo risposte immediate e questo tipo di ricerca può essere frustrante....ma si dice che tutti coloro che hanno seguito il punto indicato dal suo zoccolo si sono ritrovati sorpresi e felici per ció che hanno trovato....e ogni volta dicono la stessa cosa:how did he know?
questa è la copertina del libro in questione, e se volete altre informazioni su questo bravissimo artista australiano andate su http://www.shauntan.net/
L'ultimo libro ad avermi, credo, quasi "urlato" di leggerlo è stato "Tales from outer suburbia". dello scrittore e illustratore australiano Shaun Tan, probabilmente a voi noto per "the arrival".
In Tales from outer suburbia sono raccolte delle storie illustrate...nella quali mi piace immergermi...raccontarmele prima di dormire...io posseggo una versione inglese (regalatami da una grande amica speciale...che non finirò mai di ringraziare per i mondi che ogni volta mi mostra), ma oggi in libreria ho visto la versione italiana, quindi state tranquilli!.
Per me questo è un periodo molto strano...per chi mi conosce sa che la mia passione è sempre stata l'animazione e la grafica 3D in generale...bè da qualche mese a questa parte il mio interesse si è spostato...o credo di aver semplicemente allargato il mio punto di vista al mondo delle illustrazioni...di come esprimersi attraverso le immagini, delle favole....del fumetto...dei cartoni...si lo so, fumetti e cartoni li conosco da sempre...bè vi assicuro che ogni mondo al suo interno ne cela altri... non so se definire questi miei studi, scoperte e letture come un gradino più alto di quello che conoscevo prima...ma sicuramente diverso...e credo di poterlo definire più ricco.
In questo nuovo scorcio di mondo che sto osservando le tematiche più strane si intrecciano a stili grafici completamente diversi...dove scopro realtà (direi tristi) in cui i fumetti di autori italiani vengono pubblicati solo in francia...dove per fortuna esistono immagini come quelle della Dautremer che ti spingono a sorridere e accarezzare il foglio su cui sono state stampate...e tante altre cose che vi racconterò presto :)
Bè tornando a Tales from outer suburbia, vi lascio con una sua immagine e un mio riassunto di ciò che racconta una delle sue storie, se di vostro gradimento correte a comprare il volume.
il water buffalo, illustrato da Shaun Tan, si trova in un campo e quando vi si passa vicino lui non dice niente, a meno che non si chieda un consiglio, al quale risponde puntando il suo zoccolo verso una direzione indicando un cammino,non dice mai una parola,lui odia parlare...non dice cosa indica o quanto lontano si debba andare....spesso noi vogliamo risposte immediate e questo tipo di ricerca può essere frustrante....ma si dice che tutti coloro che hanno seguito il punto indicato dal suo zoccolo si sono ritrovati sorpresi e felici per ció che hanno trovato....e ogni volta dicono la stessa cosa:how did he know?
questa è la copertina del libro in questione, e se volete altre informazioni su questo bravissimo artista australiano andate su http://www.shauntan.net/
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martedì 21 settembre 2010
CASSAROUTE
Cassaroute è un nuovo free press tutto Palermitano, ricco di notizie, eventi, interviste e articoli,che spaziano dalla nuove tendenze tecnologiche alla scoperta dei luoghi e volti che ci circondano.
La rivista viene distribuita gratuitamente ogni mese, inoltre potete trovare la versione digitale della rivista e altri interessantissimi articoli all'indirizzo :http://www.cassaroute.it/.
La copertina di questo mese è stata realizzata da Sergio Algozzino, fumettista palermitano,(nel video piccolo making of della copertina XD)
Questo mese anche io ne faccio parte XD con un piccolo articolo sul videogioco Heavy Rain.
Date uno sguardo alla rivista, e chiunque fosse interessato a ricevere ulteriori informazioni o voglioso di collaborare non esiti a contattare!
Di seguito potete trovare il mio articolo:
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