Per natale ho deciso di realizzare un disegno, è un frame di Dragon Trainer.
Per me è molto bello e importante in quanto rappresenta l'essenza del film :)
Eccolo:
A presto...
e ancora auguri!!!!!!
XD
mercoledì 29 dicembre 2010
lunedì 20 dicembre 2010
Tron
Data l'imminente uscita di Tron legacy, vi racconto un pò del primo Tron.
Prima vi introduco nel periodo in cui ci ritroviamo, ovvero:
Prime applicazioni della Computer Grafica nel cinema.
Verso la fine degli anni ’70 l’industria cinematografica subirà un forte declino, cominceranno a farsi strada il mercato dell’home video e della tv via cavo. I nuovi film e in generale l’attenzione del pubblico si sposteranno verso il mondo della fantascienza. Lo sviluppo tecnologico, oltre ad essere prima fonte di ispirazione, è anche il mezzo che permette la realizzazione di effetti speciali mai visti fino a quel momento, si assisterà alla creazione di nuovi mondi, popolati da esseri stranissimi.
Del 1979 è il famosissimo “Alien” di Ridley Scott, in cui si è ricorsi all’utilizzo del 3D per rappresentare l’atterraggio della navicella sul pianeta.
Negli anni successivi il pubblico verrà rapito dai mondi e della storia di Star Wars prodotto da George Lucas.
Lucas sarà uno dei più grandi promotori della grafica 3D, istituendo nel 1975 un gruppo di ricerca interno per la produzione degli effetti speciali denominato IL+M, Industrial Light and Magic. Questo gruppo si occuperà dello sviluppo di nuove tecnologie che permetteranno il Camera Tracking, controllo computerizzato del movimento della cinepresa, e inoltre spingeranno ai limiti delle possibilità di quel periodo la tecnica del compositing. La saga di Star Wars offrirà al pubblico un connubio perfetto tra scene realizzare in live action e modelli e fondali realizzati con l’utilizzo della grafica computerizzata. Questi film ridefiniranno completamente gli standard del periodo. La grafica computerizzata sebbene dimostri molto del suo potenziale contribuendo alla creazione degli effetti speciali per i film, sembra ancora troppo debole per reggere da sola il peso di un intero film. Sembra quasi che sia diventata serva del cinema, un semplice mezzo per la sua realizzazione. Il primo film che tenterà un utilizzo massiccio della computer grafica è “Tron” del 1982, diretto da Steven Lisberger e prodotto dalla Disney. Il film riuscirà a mettersi in evidenza su molti versanti ma nonostante ciò Tron rappresenta per la Dysney un grosso insuccesso commerciale.
Storia
Tron, diretto da Lisberger, narra la storia di un giovane hacker chiamato Flynn, (interpretato da Jeff Bridges), che possiede una piccola sala giochi. Flynn era un programmatore della Encom dalla quale è stato allontanato in seguito ad un truffa operata da Dilinger, che ha rubato tutto il suo lavoro e lo ha sfruttato per una promozione. Le prove di tale truffa sono ben nascoste nel megacervellone della ditta, il Master Control Program, che fa anche da cane da guardia alla banca dati grazie ad un avanzatissimo sistema anti-intrusione che rende vani i numerosi tentativi che Flynn fa per cercare di recuperare le proprie creazioni. Viene aiutato da Bradley e Lora, due amici ed ex-colleghi, interpretati da Bruce Baxleiter e Cindy Morgan. Durante l’ennesimo tentativo di intrusione, il Master Control Program aziona un potente raggio laser che scompone il corpo del giovane in ascisse e ordinate, digitalizzandolo pezzo per pezzo, Flynn si ritrova così ricomposto come flusso di energia all’interno dei circuiti del MCP. All’interno del malefico sistema di controllo Flynn scopre che tutti i programmi da lui creati, rappresentati come umani, sono stati resi schiavi dal MCP. Alcuni di essi devo subire delle prove di combattimento estenuanti, ma un gruppo di programmi sta cominciando a ribellarsi a questa situazione di dittatura. Flynn fa amicizia con Ram e Tron e dopo moltissimi sfide, tra le quali una bellissima sequenza in 3D di una gara in moto, i tre riescono a sconfiggere il Master Control e riportare l’ordine. Flynn riuscirà a tornare alla sua vita reale e a riconquistare il suo posto di lavoro.
Innovazioni
Tron anticipa moltissime di quelle tematiche che in seguito saranno riprese da libri, e videogiochi, il rapporto tra la realtà e la sua controparte virtuale. Al progetto prese parte anche il celebre disegnatore di fumetti Jean ‘Moebius’ Giraud, e il designer Syd Mead che si occuperà della progettazione dei fantastici veicoli (Lightcycle e Tank).
L’enorme quantità di materiale da realizzare in grafica computerizzata richiede tantissimo tempo e lavoro, tanto da dover coinvolgere nel progetto più società come ad esempio la Digital Effects, la Robert Abel & Associates, il gruppo MAGI (Mathematical Applications Group Incorporeted) e l’ Information International Incorporeted. Le scene interamente realizzate in 3D durano ben 15 minuti, da sommare alle oltre 200 scene girate in Live Action e in seguito rielaborate con tecniche di compositing in fase di post produzione.
Curiosità
I costumi degli attori sono stati decorati con linee bianche e nere che ricreavano i motivi di un circuito elettronico. Le scene venivano girate registrandole in bianco e nero in seguito nella fase del compositing ogni singolo fotogramma è stato ricolorato in modo da dare ai costumi e, soprattutto alle linee che descrivevano i circuiti, un effetto di luce auto illuminante che ha caratterizzato lo stile unico del film.
Prima vi introduco nel periodo in cui ci ritroviamo, ovvero:
Prime applicazioni della Computer Grafica nel cinema.
Verso la fine degli anni ’70 l’industria cinematografica subirà un forte declino, cominceranno a farsi strada il mercato dell’home video e della tv via cavo. I nuovi film e in generale l’attenzione del pubblico si sposteranno verso il mondo della fantascienza. Lo sviluppo tecnologico, oltre ad essere prima fonte di ispirazione, è anche il mezzo che permette la realizzazione di effetti speciali mai visti fino a quel momento, si assisterà alla creazione di nuovi mondi, popolati da esseri stranissimi.
Del 1979 è il famosissimo “Alien” di Ridley Scott, in cui si è ricorsi all’utilizzo del 3D per rappresentare l’atterraggio della navicella sul pianeta.
Negli anni successivi il pubblico verrà rapito dai mondi e della storia di Star Wars prodotto da George Lucas.
Lucas sarà uno dei più grandi promotori della grafica 3D, istituendo nel 1975 un gruppo di ricerca interno per la produzione degli effetti speciali denominato IL+M, Industrial Light and Magic. Questo gruppo si occuperà dello sviluppo di nuove tecnologie che permetteranno il Camera Tracking, controllo computerizzato del movimento della cinepresa, e inoltre spingeranno ai limiti delle possibilità di quel periodo la tecnica del compositing. La saga di Star Wars offrirà al pubblico un connubio perfetto tra scene realizzare in live action e modelli e fondali realizzati con l’utilizzo della grafica computerizzata. Questi film ridefiniranno completamente gli standard del periodo. La grafica computerizzata sebbene dimostri molto del suo potenziale contribuendo alla creazione degli effetti speciali per i film, sembra ancora troppo debole per reggere da sola il peso di un intero film. Sembra quasi che sia diventata serva del cinema, un semplice mezzo per la sua realizzazione. Il primo film che tenterà un utilizzo massiccio della computer grafica è “Tron” del 1982, diretto da Steven Lisberger e prodotto dalla Disney. Il film riuscirà a mettersi in evidenza su molti versanti ma nonostante ciò Tron rappresenta per la Dysney un grosso insuccesso commerciale.
Storia
Tron, diretto da Lisberger, narra la storia di un giovane hacker chiamato Flynn, (interpretato da Jeff Bridges), che possiede una piccola sala giochi. Flynn era un programmatore della Encom dalla quale è stato allontanato in seguito ad un truffa operata da Dilinger, che ha rubato tutto il suo lavoro e lo ha sfruttato per una promozione. Le prove di tale truffa sono ben nascoste nel megacervellone della ditta, il Master Control Program, che fa anche da cane da guardia alla banca dati grazie ad un avanzatissimo sistema anti-intrusione che rende vani i numerosi tentativi che Flynn fa per cercare di recuperare le proprie creazioni. Viene aiutato da Bradley e Lora, due amici ed ex-colleghi, interpretati da Bruce Baxleiter e Cindy Morgan. Durante l’ennesimo tentativo di intrusione, il Master Control Program aziona un potente raggio laser che scompone il corpo del giovane in ascisse e ordinate, digitalizzandolo pezzo per pezzo, Flynn si ritrova così ricomposto come flusso di energia all’interno dei circuiti del MCP. All’interno del malefico sistema di controllo Flynn scopre che tutti i programmi da lui creati, rappresentati come umani, sono stati resi schiavi dal MCP. Alcuni di essi devo subire delle prove di combattimento estenuanti, ma un gruppo di programmi sta cominciando a ribellarsi a questa situazione di dittatura. Flynn fa amicizia con Ram e Tron e dopo moltissimi sfide, tra le quali una bellissima sequenza in 3D di una gara in moto, i tre riescono a sconfiggere il Master Control e riportare l’ordine. Flynn riuscirà a tornare alla sua vita reale e a riconquistare il suo posto di lavoro.
Innovazioni
Tron anticipa moltissime di quelle tematiche che in seguito saranno riprese da libri, e videogiochi, il rapporto tra la realtà e la sua controparte virtuale. Al progetto prese parte anche il celebre disegnatore di fumetti Jean ‘Moebius’ Giraud, e il designer Syd Mead che si occuperà della progettazione dei fantastici veicoli (Lightcycle e Tank).
L’enorme quantità di materiale da realizzare in grafica computerizzata richiede tantissimo tempo e lavoro, tanto da dover coinvolgere nel progetto più società come ad esempio la Digital Effects, la Robert Abel & Associates, il gruppo MAGI (Mathematical Applications Group Incorporeted) e l’ Information International Incorporeted. Le scene interamente realizzate in 3D durano ben 15 minuti, da sommare alle oltre 200 scene girate in Live Action e in seguito rielaborate con tecniche di compositing in fase di post produzione.
Curiosità
I costumi degli attori sono stati decorati con linee bianche e nere che ricreavano i motivi di un circuito elettronico. Le scene venivano girate registrandole in bianco e nero in seguito nella fase del compositing ogni singolo fotogramma è stato ricolorato in modo da dare ai costumi e, soprattutto alle linee che descrivevano i circuiti, un effetto di luce auto illuminante che ha caratterizzato lo stile unico del film.
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martedì 14 dicembre 2010
Esorcizzare i malumori natalizi
Fra un pochetto è Natale...bè non so perchè ma puntualmente ogni anno queste feste mi portano malumore...e non poco....
per farvi capire, vi ho disegnato un'istantanea del mio IO, non appena si rende conto dell'arrivo del Natale...Solitamente me ne rendo conto quando sono in giro a fare una passeggiata e mi ritrovo in mezzo a tantissima gente piena di pacchi e pacchetti, ma così tanta gente che non riesco nemmeno a camminare....qui il mio IO diventa così:
questo mio stato perdura fino alla fine di tutte le feste...e mi rendo conto che per chi mi sta intorno non deve essere il massimo....Divento proprio un mostriciattolo, di quelli che si chiudono pieni di spine, e che ringhiano....
allora dato che oggi ho sentito i primi tremolii da trasformazione...ho preso la matita in mano e provato ad esorcizzare questo stato...
bè non so se servirà...ma vi terrò aggiornati...
questo è il mio IO esorcizzante:
bè... a presto! XD
per farvi capire, vi ho disegnato un'istantanea del mio IO, non appena si rende conto dell'arrivo del Natale...Solitamente me ne rendo conto quando sono in giro a fare una passeggiata e mi ritrovo in mezzo a tantissima gente piena di pacchi e pacchetti, ma così tanta gente che non riesco nemmeno a camminare....qui il mio IO diventa così:
questo mio stato perdura fino alla fine di tutte le feste...e mi rendo conto che per chi mi sta intorno non deve essere il massimo....Divento proprio un mostriciattolo, di quelli che si chiudono pieni di spine, e che ringhiano....
allora dato che oggi ho sentito i primi tremolii da trasformazione...ho preso la matita in mano e provato ad esorcizzare questo stato...
bè non so se servirà...ma vi terrò aggiornati...
questo è il mio IO esorcizzante:
bè... a presto! XD
mercoledì 1 dicembre 2010
Sita sings the blues
Sita sings the blues è un progetto grandioso, ideato da Nina Paley.
Questo splendido cartone nasce dalla volontà dell'ideatrice, di proporre qualcosa che fosse liberamente scaricabile e diffondibile, e realizzato grazie alla collaborazione di numerosi artisti.
La libera condivisione come base di conoscenza, e il supporto degli appassionati e delle loro donazioni come base per la realizzazione del film.
Sembra strano e lo suona ancora di più....ma in realtà è qualcosa che ha funzionato tantissimo.
Sita è un cartone bellissimo e chi lo ha visto non può che dire altrimenti, il suo successo è stato ottimo, e grazie al supporto degli appassionati tutto è andato come doveva andare!
La stessa autrice sulla Home del suo sito incita a diffondere Sita sings the blues il più possibile e in qualsiasi modo si voglia. E quindi eccomi qui!
Il cartone stilisticamente è meraviglioso, presenta tre filoni narrativi, ognuno rappresentati da una tecnica artistica diversa.
La storia ci mostra la vita di una coppia, che si svilupperà seguendo la storia di Sita, e nel film saremo sempre accompagnati da tre divinità che a loro ci raccontano la storia di Sita. La caratteristica di queste "voci narranti" è che sono più umane che mai, a volte litigano perchè non ricordano bene i nomi, o il luogo di un determinato evento, facendoci scappare qualche sorriso durante i loro racconti.
Stilisticamente è tutto meraviglioso, la storia della coppia viene rappresentata con un tratto molto stilizzato e con l'utilizzo di tecniche miste, mentre la storia di Sita è una vera e propria esplosione di colori, con uno stile freschissimo, che ricorda un pò l'animazione Flash, ma la cosa più bella è che i personaggi, anche se digitali, vengono animati come se fossero delle silhouette, tecnica utilizzata nel cinema di animazione, che consiste nella ripresa di sagome nere, spesso in prospettiva "egizia" per mostrare più lati con un solo punto di vista. La caratteristica delle silhouette è di non essere composte da un unico pezzo, ma spesso le articolazioni sono mobili, per permette agli animatori di svolgere il loro lavoro. In passato questa tecnica è stata largamente usata da molti autori, e recentemente ripresa dal famoso Michél Ocelot, creatore di alcuni dei lungometraggi più belli che abbia mai visto, come "principi e principesse", "Azur e Asmar", e il famoso "Kirikù".
Un terzo stile è utilizzato per rappresentare le voci narranti e i loro racconti.
Altro aspetto splendido sono le musiche che ci trascinano in un altra epoca completamente diversa, con delle sonorità Blues fantastiche.
Per chiunque voglia vedere questo splendido lungometraggio, può scaricarlo liberamente dal sito dell'autrice, in cui è anche disponibile un area Store, dove vengono proposte le maglie e i gadjets e dvd di Sita.
buona visione
Questo splendido cartone nasce dalla volontà dell'ideatrice, di proporre qualcosa che fosse liberamente scaricabile e diffondibile, e realizzato grazie alla collaborazione di numerosi artisti.
La libera condivisione come base di conoscenza, e il supporto degli appassionati e delle loro donazioni come base per la realizzazione del film.
Sembra strano e lo suona ancora di più....ma in realtà è qualcosa che ha funzionato tantissimo.
Sita è un cartone bellissimo e chi lo ha visto non può che dire altrimenti, il suo successo è stato ottimo, e grazie al supporto degli appassionati tutto è andato come doveva andare!
La stessa autrice sulla Home del suo sito incita a diffondere Sita sings the blues il più possibile e in qualsiasi modo si voglia. E quindi eccomi qui!
Il cartone stilisticamente è meraviglioso, presenta tre filoni narrativi, ognuno rappresentati da una tecnica artistica diversa.
La storia ci mostra la vita di una coppia, che si svilupperà seguendo la storia di Sita, e nel film saremo sempre accompagnati da tre divinità che a loro ci raccontano la storia di Sita. La caratteristica di queste "voci narranti" è che sono più umane che mai, a volte litigano perchè non ricordano bene i nomi, o il luogo di un determinato evento, facendoci scappare qualche sorriso durante i loro racconti.
Stilisticamente è tutto meraviglioso, la storia della coppia viene rappresentata con un tratto molto stilizzato e con l'utilizzo di tecniche miste, mentre la storia di Sita è una vera e propria esplosione di colori, con uno stile freschissimo, che ricorda un pò l'animazione Flash, ma la cosa più bella è che i personaggi, anche se digitali, vengono animati come se fossero delle silhouette, tecnica utilizzata nel cinema di animazione, che consiste nella ripresa di sagome nere, spesso in prospettiva "egizia" per mostrare più lati con un solo punto di vista. La caratteristica delle silhouette è di non essere composte da un unico pezzo, ma spesso le articolazioni sono mobili, per permette agli animatori di svolgere il loro lavoro. In passato questa tecnica è stata largamente usata da molti autori, e recentemente ripresa dal famoso Michél Ocelot, creatore di alcuni dei lungometraggi più belli che abbia mai visto, come "principi e principesse", "Azur e Asmar", e il famoso "Kirikù".
Un terzo stile è utilizzato per rappresentare le voci narranti e i loro racconti.
Altro aspetto splendido sono le musiche che ci trascinano in un altra epoca completamente diversa, con delle sonorità Blues fantastiche.
Per chiunque voglia vedere questo splendido lungometraggio, può scaricarlo liberamente dal sito dell'autrice, in cui è anche disponibile un area Store, dove vengono proposte le maglie e i gadjets e dvd di Sita.
buona visione
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